L’Hub UH25 Pro per Mac mini 2018 / 2020 di Qwiizlab si distingue da molte altre analoghe soluzioni perché è molto più che un semplice Hub. Al suo interno è infatti possibile alloggiare un SSD di tipo M.2 NVMe affiancato da un HD SATA da 2,5″.
Il Mac mini ha ispirato differenti produttori, ma l’Hub UH25 Pro per Mac mini 2018 / 2020 di Qwiizlab si distingue da tutti gli altri.
D-Setup si arricchisce quindi di un valido accessorio che condivide, però, con tutte le altre soluzione delle incongruenze che esamineremo nella sezione «Come migliorare l’UH25 Pro di Qwiizlab»
Un breve video è la migliore introduzione alla conoscenza dell’UH25 Pro.
L’UH25 Pro si prepara a far parte del D-Setup
Nell’immagine precedente di sinistra l’Hub UH25 Pro è ancora nella sua elegante e protettiva confezione mentre a destra lo potete vedere a nudo e quindi come verrà inserito sotto al Mac mini M1.
Dedicherò un articolo proprio alla messa in opera dell’Hub UH25 Pro perché, per l’occasione, realizzerò un accessorio dedicato.
Esploriamo ora l’Hub UH25 Pro attraverso una galleria di immagini.
Galleria immagini
Nulla vieta di collocarlo sopra, ma quanti vorrebbero coprire il logo Apple, cancellato nell’immagine, ma presente sui Mac mini?
Il risultato è un elegante binomio.
L’alimentatore dovrà erogare 5V come la maggior parte di quelli in uso per accessori similari.
Questa è una caratteristica comune a tutti gli Hub di questo tipo e non si capisce bene il perché di questa scelta che, per quanto mi riguarda, è assai discutibile.
Questa soluzione offre una compattezza e un ordine decisamente apprezzabili. Poter diversificare fra un disco meccanico – HD SATA – e un disco allo stato solido – SSD – significa anche poter scegliere di ottimizzare i volumi esterni in base alle diverse mansioni a cui li vorremo sottoporre.
Un HD SATA da 2,5″ da 4 TB potrebbe essere usato per i backup incrementali di TimeMachine e, se partizionato, ospitare anche media che non voglia occupino spazio sull’HD interno al Mac mini, ma che occorre avere sempre a portata di click.
Un M.2 NVMe da 2 TB potrebbe essere invece lo spazio sul quale lavorare direttamente progetti pesanti e voluminosi, ma che richiedono un più rapido accesso al disco. Vedasi montaggi video, fotoritocco e…
Potendo, è infatti consigliabile eseguire questi progetti direttamente su supporti esterni per non dover prima appesantire il Mac per poi alleggerirlo svuotandolo.
NOTA: l’UH25 Pro supporta:
- HD SATA III da 2,5″ fino a una capienza massima di 5 TB e con uno spessore inferiore a 9,5 mm.;
- SSD NVMe PCIe 3.0 M.2 fino a una capienza massima di 2 TB.
Entrambe le immagini – sopra e sotto – evidenziano le varie porte e lettori dell’UH25 Pro mentre invece non sono stati presi in esame i tre LED sul lato frontale a destra. Da sinistra verso destra, i tre LED:
- in Blu, lo stato dell’alimentazione;
- in Verde, lo stato dell’SSD M.2;
- in Bianco, lo stato dell’HD SATA.
Uno dei differenti aspetti pregevoli di questo bel “non solo Hub” è che non vi è una sola USB-A inferiore alla 3.0.
Dove si acquista l’UH25 Pro
Le opzioni sono due: la pagina UH25 Pro presente sul portale di Qwiizlab o su Amazon Global.
Se chi legge vive in Italia non penso abbia dei vantaggi acquistando su Amazon Global pur avendo un account nazionale Amazon e magari anche Prime.
Ecco perché io acquisterei direttamente dal portale Qwiizlab che vi offre una spedizione tracciabile indipendentemente dal servizio prescelto; inoltre avrete già un filo diretto con Qwiizlab per eventuali vostre necessità.
La disponibilità del personale Qwiizlab è veramente eccellente.
Come migliorare l’UH25 Pro di Qwiizlab
È doverosa una premessa già detta: l’UH25 Pro è già così un eccellente prodotto che compete egregiamente con la concorrenza.
Detto questo, regaliamo a Qwiizlab qualche idea nella speranza che venga recepita.
Perché non mettere delle USB-A e USB-C nella parte posteriore?
Tutti i prodotti di questo tipo – incluso il blasonato Satechi – hanno tutte le porte dell’Hub poste nel lato anteriore; ma perché una simile scelta?
È logico che i lettori di schede microSD e SD siano sul lato anteriore. È anche logico collocare anteriormente una o due USB-A e USB-C per inserire la chiavetta USB che ci serve gestire o magari collegare alla porta USB-C un bel HD SanDisk Extreme o Extreme Pro per trasferire dei prelavorati gestiti magari in mobilità con un iPad Pro.
Ciò che manca è un Hub di porte USB-A e USB-C poste sul lato posteriore dell’UH25 Pro. Siccome Apple non è molto generosa nel numero di porte USB – tanto più sul Mac mini M1 – avere 4 o 6 porte posteriori aiuterebbe a organizzare quei cavi che mai vorremmo nella parte frontale per poi vederli scomparire sul retro dietro la scrivania o…
Ecco, una rinnovata ripartizione e aggiunta di porte USB – nel mio caso, per esempio – mi consentirebbe di eliminare l’Hub USB-A 3.0 a 4 porte che potete notare nella prima immagine dell’articolo.
Per quanto mi riguarda, questa sarebbe una gran soluzione!
Rendiamo smart l’UH25 Pro
Nell’UH25 Pro possiamo collocare un SSD e un HD SATA, poi potremo collegare all’Hub altri dischi esterni. All’avvio del Mac, o al suo riavvio, tutto ci verrebbe montato sulla scrivania; qualora gli HD fossero partizionati la scrivania del Mac diventerebbe un festival di icone.
I volumi o partizioni non necessarie andrebbero quindi rimosse.
Perché quindi non gestire le prese USB come una multipresa VP2 di VOCOlinc gestibile tramite Apple HomeKit, Alexa e Assistente Google?
Sarebbe possibile “accendere” e “spegnere” le varie prese USB, magari non tutte ma 4 almeno sì (considerando quelle aggiunte nella parte posteriore).
Ovviamente questa soluzione non potrebbe gestire le singole partizioni, ma sarebbe già un passo in avanti.
Se poi consideriamo che in macOS 12 Monterey avremo anche Comandi sarà semplice, per esempio, montare un HD per la sincronizzazione notturna di due differenti volumi al fine di ottenere così un doppio backup.
La gestione di queste USB smart tramite l’App Casa – ma non solo – sarebbe una soluzione più usabile per molti Disabili, ma per tutti sarebbe una grande comodità.
Un accordo con VOCOlinc potrebbe portare all’uso di soluzioni collaudate e far risparmiare a Qwiizlab l’infrastruttura del Cloud e la scrittura di una apposita App.
Analoga soluzione potrebbe caratterizzare uno o più Hub non necessariamente per Mac mini.
Una soluzione di questo tipo la sogno da almeno due anni!
Sottile è bello, ma…
Un’altra caratteristica comune a tutti questi Hub è il ridotto spessore che, sovente, si aggira intorno ai 15 millimetri.
Se le porte USB venissero ruotate di 90º, quindi poste in verticale, non sarebbe più semplice inserire le spine di memorie, cavi e…?
Vi sarebbe anche più spazio interno che potrebbe eliminare il limite di 9,5 millimetri per quanto concerne lo spessore dell’HD SATA.
Questa è comunque una innovazione molto marginale.
Un elemento di “centraggio” per il Mac mini
Questo punto l’ho risolto e vi proporrò in un prossimo articolo la soluzione.
Molti YouTuber hanno infatti evidenziato come tutti questi Hub per Mac mini facciano si che il Mac stesso si muova su di essi infrangendo quell’armonia estetica che invece deve esistere e permanere.
Vi mostrerò una soluzione tecnica praticamente invisibile e che, in nessun modo intaccherà l’integrità dell’UH25 Pro o del Mac mini.
In conclusione
L’UH25 Pro di Qwiizlab è un gran bel prodotto.
Se venissero implementate le idee che ho proposto diventerebbe un prodotto unico nel suo genere.
Grazie Qwiizlab per il gradito omaggio fatto al progetto D-Setup!
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