Alessandro Bena lancia un messaggio coraggioso parlando anche di come il Coronavirus sia entrato nella sua casa seppur non interessandolo direttamente. Essendo però Disabile, le implicazioni ci sono e sono molte… Guardate il video!
Alessandro lo conosco da quando ero Presedente della sezione chiassose della U.I.L.D.M. – Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare – perché era uno dei miei ragazzi.
Una di quelle persone che seguivo e che cercavo di supportare attraverso gli obiettori di coscienza che allora c’erano e si alternavano.
Nacque da subito una importante amicizia, un anno Io, Alessandro e Regina – mamma di Alessandro – andammo anche in ferie assieme; un ricordo che è rimasto indelebile.
Quando mi dimisi da Presidente volli lui come mio successore. Peccato che il suo mandato venne interrotto per cavilli burocratici… e per questo ci si può chiedere come ne usciremo da questa pandemia se non sconfiggiamo prima una burocrazia che colpisce anche la gestione di una Onlus…
Oggi ci si vede meno con Alessandro a causa della nostra dipendenza nello spostarci, lui abita a Torino ed io a Settimo Rottaro.
Provate anche a riflettere su questo voi che gridate il furto delle vostre libertà personali, provate a pensare alle nostre libertà personali che ci impediscono di vederci anche solo una volta all’anno se manca il mitico Adriano – comune amico e gran persona – che accompagna Alessandro qui in campagna dove vivo.
Siete riusciti a far lavorare la vostra immaginazione?!
Avete ancora voglia di correre?!
Bene, ora fate la conoscenza di Alessandro anche leggendo la sua Bio. Io ve lo anticipo attraverso due differenti look, prima Pirata e poi Dottore…
Io, Alessandro Bena
Nasco nel 1976 a Chivasso; sono appassionato di giochi da tavolo, di giochi di ruolo, di cinema, di letteratura e di sport, ho sempre fatto parte di associazioni culturali e di volontariato. Prima dell’incidente che mi ha reso non autosufficiente, studiavo elettronica presso l’I.T.I.S. di Chivasso, tiravo di scherma, andavo a cavallo e prestavo servizio come volontario soccorritore nella Croce Rossa.
Una volta divenuto Disabile non autosufficiente, ho cercato di non essere insufficiente, e dopo un periodo di tentata riabilitazione, ho preferito concludere ciò che avevo iniziato.
Nel 1996 mi diplomavo e tentavo di lavorare come web designer, ma nel 1997 mi iscrivo alla Facoltà di Economia di Torino, mi laureerò nel 2002.
Nel frattempo iniziavo a lavorare da casa come disegnatore tecnico per una casa editrice di manuali tecnici, mi iscrivo alla U.I.L.D.M. – Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare – di Chivasso per la quale coordino gli obiettori di coscienza, partecipo all’attività di documentazione e diffusione informativa, vengo in contatto con diversi Disabili e quindi con diverse forme di disabilità, espongo in pubblico le iniziative della sezione, mi occupo della tesoreria per la raccolta di fondi destinata al Telethon della sezione Chivassese. Partecipo al workshop di regia “Generazione a 4 ruote”, promosso dalla U.I.L.D.M.
Dopo la laurea, conseguita nel 2003, inizio a lavorare come Analista Finanziario presso Finpiemonte a Torino, mi trasferisco quindi nel nostro bel capoluogo di provincia.
Nel 2004 mi iscrivo all’associazione culturale Revelsh Blind Beholders di Chivasso, grazie alla quale dò sfogo alla passione per i giochi partecipando a manifestazioni ludiche, scrivendo avventure per tornei di giochi di ruolo, facendo giocare avventure nelle convention e creando giochi da tavolo.
Con la mia squadra, giro il nord Italia partecipando a tornei di giochi di ruolo e tornei di giochi da tavolo. Nello stesso periodo mi iscrivo al dottorato di ricerca in Economia degli intermediari finanziari, senza però portarlo a termine.
Ultimamente ho seguito la stesura del libro “La foto che non c’è” di Maria Cicconetti, e mi occupo di progetti di videomaking legati ai giochi di ruolo.
In ambito lavorativo continua la mia attività di Analista Finanziario presso Finpiemonte.
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