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Assistente Sessuale: Max Ulivieri torna a parlare dei “Lovegiver”

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Max Ulivieri è il condottiero della battaglia che vorrebbe il riconoscimento della figura dell’Assistente Sessuale.

A Salerno si è tenuta una giornata di sensibilizzazione sul tema sesso e Disabili. Max Ulivieri è intervenuto spiegando le proprie ragioni a sostegno del progetto che vorrebbe il riconoscimento in Italia della figura dell’Assistente Sessuale.

A Salerno hanno espresso la loro opinione anche altre figure fra cui Elvira Adinolfi, madre di Federico un ragazzo Disabile e Anna Pierobon aspirante Assistente Sessuale.

I quattro video sono significativi di una filosofia che vuole riconoscere al Disabile il diritto di vivere la propria sessualità. Non solo, sono tanto più significativi se si pensa che parla colui che ha pensato il progetto Lovegiver, una donna che aspira a diventare Assistente Sessuale per affiancare i Disabili nelle loro necessità ma soprattutto è importante l’intervento di una madre che dichiara la necessità di risolvere un problema spesso gestito impropriamente in seno alle famiglie.
È proprio la figura genitoriale del Disabile che in questo caso rafforza di molto ogni teoria, ogni esigenza e, speriamo, possa aggiungere un degno peso specifico alla voce di Max Ulivieri e di chi lo sostiene affinché la figura dell’Assistente Sessuale diventi una realtà ben pensata e ancor meglio gestita.

Vi lasciamo ora ai video.

“Basta repressione, ecco cosa serve”, a parlare è Max Ulivieri.

Elvira Adinolfi, madre di un figlio Disabile, spiega cosa vorrebbe per suo figlio per migliorare una situazione che richiede soluzioni.

Anna Pierobon: l’Assistente Sessuale come nuova professione del terzo settore.

Anna Pierobon spiega perché aspira a diventare un’Assistente Sessuale – “Lovegiver” – e lo fa toccando aspetti interessanti del problema.

L’argomento relativo all’Assistente Sessuale rimarrà vivo a lungo tanto più in una Italia bigotta e ipocrita che attraverso l’ignoranza di un tema sconosciuto ai più vede l’Assistente Sessuale solo come un masturbatore o una masturbatrice di Disabili e niente più. Sarà una battaglia lunga e Disabili DOC ha già manifestato molte perplessità. Siamo infatti convinti che si debba giungere al riconoscimento istituzionale della figura dell’Assistente Sessuale puntando di più sulla concretezza e sul dopo cura e formazione allineando il progetto “Lovegiver” a una visione più completa come è già realtà in altri paesi.

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