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Un “Trust” a supporto dei Disabili soli e di un “Dopo di noi” da prevedere

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L’espressione “Dopo di noi” definisce la preoccupazione dei genitori per il futuro dei propri figli Disabili, nasce ora un “Trust” a sostegno di questa esigenza.

“Dopo di noi” era anche il titolo di puntate speciali che Maurizio Costanzo dedicava al problema dei Disabili che potevano rimanere soli dopo la morte dei genitori. Il Maurizio Costanzo Show ha contribuito molto a questa causa che a tutt’oggi non è completamente capita e sicuramente risolta, sebbene si stiano facendo dei passi avanti per la serenità di quei genitori che vivono nel terrore di lasciare in balia del proprio destino i figli.

È comparso su Unimondo.org un’interessante e dettagliato articolo che vi segnaliamo. Ci sembra inutile ripetere parole chiare ed esaustive presenti nell’articolo “Un “Trust” per il futuro dei disabili soli: la volontà dei genitori diventa legge”.

Indipendentemente dai sostegni economici relativi proprio a quel “Dopo di noi” tutto da gestire e da inventare, ci sembra importante pensare che il Disabile affronterà un cammino in assenza di chi l’aveva sempre affiancato nelle sue necessità. Non è infatti sufficiente potersi permettere, o ricevere, un aiuto logistico ma è essenziale che la persona che affiancherà il Disabile abbia la sensibilità di comprendere che dovrà capire e assecondare delle abitudini e degli schemi di vita consolidati.

Se un Disabile non può mangiare, non può vestirsi, non può lavarsi e così via, non sarà solo necessario imboccarlo, vestirlo o lavarlo ma sarà essenziale comprendere come farlo perché anche chi non può agire ha una propria personalità e dei gusti ben precisi. Tutto ciò è tanto più importante quanto più l’aiuto si prolungherà nel tempo perché a fronte di un’emergenza ci si può adeguare, anche attraverso svariate rinunce, mentre sul lungo periodo è giusto vivere al meglio.

I progetti di Vita Indipendente sono importanti soluzioni che possono risolvere il “Dopo di noi” di quei Disabili in grado di decidere della propria vita. Sarà fondamentale gestire ogni progetto relativo al D-Mondo non in solitaria ma inserito in un contesto globale di azioni che fungano da soluzioni. Spesso si disperdono molte risorse e molti risultati proprio perché non c’è una concertazione fra tutto quanto viene pensato a sostegno dei Disabili e dei loro diritti.

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