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Kylie Jenner fa infuriare i Disabili e le loro associazioni. Sarà poi vero?

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La notizia è datata ma la utilizziamo come spunto di riflessione su quella che spesso è l’incongruenza dei Disabili e delle loro associazioni.

Kylie Jenner, la piccola di casa Kardashian-Jenner, a causa di un servizio fotografico realizzato per Interview Magazine ha fatto arrabbiare i Disabili e le loro associazioni. Lei seduta su una carrozzina, in abiti succinti e sexy, forse anche un po’ sadomaso, avrebbe dato un’immagine distorta dei Disabili.

Questo sarebbe il motivo dichiarato da molte associazioni fra cui Paul K. Longmore Institute on Disability di San Francisco la cui direttrice Emily Smith Beitiks avrebbe dichiarato: «Le persone con disabilità sono spesso viste senza forza e queste immagini non fanno che rafforzare tale idea. Penso sia ritratta come un oggetto e rappresentata come un giocattolo sessuale e quella sedia a rotelle è un ulteriore elemento di passività.».

A noi semplicemente sembra che una persona nota abbia deciso di posare su una carrozzina come avrebbe potuto sedersi su un divano o coricarsi su una motocicletta con gli stessi atteggiamenti e vestendo gli stessi abiti.
Con una sola differenza: quello scatto fotografico ha immortalato non solo la protagonista ma un elemento rappresentativo del D-Mondo che è stato scelto per un servizio fotografico di un certo livello. Questa scelta è tutt’altro che negativa. Ogni qual volta intatti un elemento che interessa i Disabili viene vissuto da chi non è Disabile testimonia il fatto che il soggetto sa dell’esistenza del D-Mondo e in qualche modo lo celebra.
Quand’anche l’immagine rappresentasse un giocattolo sessuale non farebbe che promuovere un atteggiamento diverso nei confronti di chi è in carrozzina, potrebbe invitare qualche persona normodotata a pensare che anche un Disabile potrebbe essere il suo oggetto del desiderio. Dio solo sa quanto il D-Mondo avrebbe bisogno che si scatenasse la fame di Disabili affinché si completassero molte esistenze prive di relazioni sociali e/o intime.

Tutta questa indignazione è tanto più scandalosa, e incongruente, se pensiamo che Disabili, genitori di Disabili e associazioni hanno applaudito e incoraggiato la creazione di bambole giocattolo con fattezze proprie di una persona Disabile, Disabili DOC ne parla in questo articolo.

I Disabili dovrebbero essere un po’ più protagonisti in maniera diretta per evitare inutili clamori e spingere altre persone famose a usare simbologie che ricordano invece che noi esistiamo. In questo caso un inutile moralismo ha fatto dei gravi danni perché la rivista ha recepito le inutili critiche sostituendo l’immagine incriminata con un’altra e scusandosi così: «La nostra intenzione era di dare vita a delle foto che portassero la gente a riflettere sull’immagine e l’espressività, compresa quella con la sedia a rotelle. Certamente non volevamo offendere nessuno.».

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