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Tecnologia Amica / Le novità Apple presentate alla WWDC 2019 esaminate DisabilMente

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Il 3 giugno scorso Apple ha presentato le varie novità relative ai propri OS – sistemi operativi – accentuando volontariamente e inconsapevolmente la storica attenzione verso il D-Mondo: i Disabili, la D-Utenza. Esaminiamo le “magie” che saranno disponibili dal prossimo ottobre.

Da lunedì 3 giugno le riviste che si occupano di computer, smartphone, tablet, indossabili e servizi online hanno prodotto una marea di articoli per spiegare cosa da ottobre cambierà nei vari OS di Apple.
Disabili DOC non è una rivista tecnica, tuttavia vi proporrà una lettura dell’evento che sarà esaminato da chi è Disabile da tutta la vita e utilizza i computer Apple dal 1984, da me. Vi proporrò un giudizio su ciò che è stato palesemente pensato da Apple per i Disabili – per il D-Mondo – come anche vi offrirò chiavi di lettura non emerse dagli articoli delle varie testate ma che metteranno in risalto come alcune innovazioni generiche ci offriranno grandi opportunità di indipendenza anche coadiuvata da aiuti che potrebbero giungerci da chi ci affianca.
Chi di voi vorrà approfondire genericamente gli argomenti potrà leggere gli articoli di Macitynet.it che è la più importante testata online d’Italia per l’ecosistema Apple.

La complessità del D-Mondo

Può sembrare scontato ma non lo è: le diverse disabilità portano a differenti esigenze. Quello che vale per un Disabile potrebbe non valere per un altro. I Disabili che hanno una corretta gestione degli arti superiori – in molti casi – potrebbero non essere Disabili nell’uso di un Mac, iPhone, iPad, Apple Watch o Apple TV.

Di conseguenza le valutazioni che seguiranno interesseranno per lo più i Disabili distonici o, comunque, quelli con limitazioni importanti nell’uso delle mani. Una mano distonica, debole o immobilizzata ha gli stessi limiti vissuti con sfumature differenti.

Una analisi dinamica sulla staticità

Molti Disabili hanno una vita stanziale – per limiti alla mobilità – o, comunque, sono più autonomi e organizzati nell’ambito della loro postazione di lavoro. Fatta questa considerazione, qual è il prodotto più usabile e accessibile fra Mac, iPhone, iPad, Apple Watch o Apple TV?

Il Mac è certamente quello che negli anni è stato l’amico fedele dei Disabili, quello che si è arricchito di periferiche e software destinati a migliorare il controllo della macchina da parte del Disabile.
L’evoluzione tecnologica – almeno in casa Apple – sta però sempre più livellando l’accessibilità e l’usabilità fra i vari prodotti.

Uno sguardo alle novità 2019

Partirò con l’esaminare ciò che è più distante dai Disabili presi a rappresentanza di un più vasto campione.

CarPlay

Non penso che vi siano molti Disabili con forti deficit agli arti superiori in grado di guidare e nel contempo interagire con CarPlay. Tuttavia per completezza d’informazione vi invito a leggere l’articolo «CarPlay con iOS 13 sarà tutto nuovo» pubblicato da Maccity.net.

Apple TV

tvOS si è arricchito di molte funzionalità, per la scoperta delle stesse vi rimando al comunicato stampa di Apple. Il sistema è quindi maturato ulteriormente, ma vediamo cosa manca ad Apple TV per essere come vorremmo che fosse:

  1. in una futura Apple TV sarebbe necessario un telecomando più usabile;
  2. sempre in una prossima Apple TV sarà necessario introdurre il controllo vocale della stessa passando ovviamente da Siri e rendere anche disponibile il nuovo “Voice Control” che esaminerò nella sezione dedicata al Mac.

Una nuova Apple TV con queste caratteristiche rappresenterebbe un’evoluzione epocale di questo mini dispositivo Apple che è però cresciuto nel tempo. Tutto questo andrebbe anche considerato in virtù delle nuove offerte di intrattenimento che, si pensa, inizieranno a diffondersi nei vari Paesi proprio a partire dal prossimo ottobre. Mi riferisco ad Apple TV+.

Apple Watch

L’Apple Watch – come tutti gli smartwatch – lo sempre considerato poco mentre invece potrebbe essere estremamente utile a molti più Disabili come lo è già per chi lo usa avendo una totale autonomia d’azione.
Per la sotto categoria di Disabili presi ad esempio, e alla quale anch’io appartengo, l’Apple Watch non andrebbe migliorato, semplicemente dovrebbe essere affiancato da un modello oggi inesistente ma che sarebbe utile a moltissime persone oltreché a noi D-Uutenti.

Coltivo il sogno di poter esporre questa nuova soluzione al Team di Apple che si occupa di Apple Watch.

iPhone e iPad

Da quest’anno iOS si sdoppia, continueremo quindi a parlare di iOS in relazione all’iPhone mentre invece inizieremo a pronunciare iPadOS se ci riferiremo agli iPad.
La notizia è importante, ma porta con sé una domanda legittima: «Dov’è finita tutta quella convergenza di OS che avrebbe dovuto portare a un sistema operativo universale idoneo a tutti i dispositivi Apple?»

Tim Cook – CEO di Apple – aveva già smentito questa fantasia per come gli utenti avevano voluto comprenderla. La necessità di diversificare le produzioni dei vari OS risiede in alcune ragioni:

  • i vari dispositivi sono molto differenti fra loro;
  • un OS universale appesantirebbe molti dispositivi o, viceversa, non potrebbe consentire l’evoluzione di altri;
  • un OS universale andrebbe anche in controtendenza alla stessa natura di Apple che, da sempre, produce hardware e software ottimizzando entrambi per una maggiore stabilità, sicurezza ed esperienza d’uso.

Qualcosa di importante è però cambiato a vantaggio di un primo passo verso la convergenza delle App, del software: da ottobre le App prodotte per iPad potranno essere installate anche su Mac. Non è affatto da sottovalutare questa opportunità. Vi sono App sviluppate per iPad che non trovano una soluzione alternativa su Mac; dall’autunno, per esempio, potremo fare i cruciverba anche sul Mac che, per molti, rimarrà ancora per qualche anno almeno l’hardware più comodo da usare.

Per quanto concerne iPad vi è una novità che definirei epocale: sarà possibile gestire l’iPad avvalendoci di periferiche esterne come mouse, touchpad e trackball.
Finalmente potremo usare anche i piedi per gestire il nostro iPad!
Personalmente mi auguro solo che:

  • questa soluzione venga estesa anche a iOS e che quindi interessi anche gli iPhone;
  • questa soluzione valga per tutti i dispositivi supportati da iOS 13 e dal nuovo iPadOS.
  • sia disponibile un puntatore in stile Mac e non l’attuale patacca circolare ereditata dall’icona del tasto Home proposto dall’Assistive Touch di iOS, volendo essere raffinati potrebbe anche avere la forma di una mano richiusa con l’indice teso.

Un’altra grossa novità enfatizzata per macOS – quindi per i Mac – è l’introduzione del nuovo sistema di “Voice Control” per il quale vi rimando alla prossima sezione.

Si è parlato anche di come Siri evolverà per qualità, prestazioni e reattività. Purtroppo non ci è ancora dato sapere se verranno risolte le grosse e inspiegabili lacune di cui ho parlato nell’articolo «Tecnologia Amica / Apple, le parole che mancano a Siri. Tanto più con AirPods 2».

Sono molte le novità di iOS 13 e iPadOS, ma rappresentano un’evoluzione fisiologica dei sistemi senza però evidenziare grosse correlazioni con le necessità dei Disabili se non come ulteriori argomenti da assoggettare a valutazioni più globali di accessibilità e usabilità dei sistemi operativi.

Mac

Per il Mac occorre strutturare l’argomento per evidenziare novità decisamente importanti.

Rivoluzione nell’Accessibilità e Usabilità

Con macOS 10.15, nome in codice Catalina, Apple offre un nuovo strumento di gestione del Mac: “Voice Control”.
Prima di continuare la lettura vi consiglio di guardare il video di presentazione.

Questo nuovo strumento di gestione del Mac – ma anche di iPhone e iPad – è in grado di riconoscere ogni singolo strumento di input a cui attribuisce un numero univoco e sequenziale che se pronunciato dall’utente genera l’azione desiderata.
Si raggiunge quindi il controllo totale del Finder e delle singole applicazioni; non solo, è anche possibile riprodurre alcune gesture come, ad esempio, esercitare un tap sullo schermo, uno swipe o il ricorrente scroll.

Voice Control” si merita certamente il D-Oscar per le categorie Usabilità e Accessibilità in quanto non solo ci offre uno strumento evoluto che colmerà un’importante lacuna, ma anche per come Apple riconferma la sua attenzione al D-Mondo.

La funzione che nessuno ha correlato alla D-Utenza è “Sidecar”

Questa nuova funzione “Sidecar” era attesa, varie voci di corridoio la davano come reale, e quando si è rivelata è stata celebrata da tutti in relazione, soprattutto, agli usi professionali che se ne potranno fare.

Cosa consente di fare questa funzione?
Vi permette di abbinare il vostro iPad al vostro Mac. L’iPad diventerà un secondo monitor, display, che estenderà l’area disponibile o la duplicherà in una sorta di “monitor ambulante” che vi seguirà nel divano, in un’altra stanza o… mentre il Mac rimarrà dov’è.

Disabili DOC – Apple introduce “Sidecar” come novità WWDC 2019, è una soluzione molto utile per chi si deve fare aiutare nell'uso del computer

La nuova funzione “Sidecar” permette di duplicare il monitor del Mac su iPad e farci aiutare da mani più veloci delle nostre.
Complimenti Apple, gran bella idea!

Tutti hanno immediatamente immaginato come un iPad, ad esempio, potrà diventare una tavoletta grafica molto evoluta tanto più se si userà iPad o iPad Pro in abbinamento con Apple Pencil: la magica penna degli iPad delle ultimi generazioni.
È stata anche esaltata come funzione molto utile agli utenti in movimento, non richiede cavi e quindi facilmente gestibile anche se siete seduti su un Freccia Rossa e volete perfezionare, sempre come esempio, una presentazione prima di giungere in riunione.

Disabili DOC – Apple introduce “Sidecar” come novità WWDC 2019, è una soluzione molto utile per chi si deve fare aiutare nell'uso del computer

“Sidecar” accontenta tutti: Professionisti e D-Utenza.

Nessuno però ha immaginato quanto potrà essere utile al D-Mondo.
Quante volte, per anni, mi è capitato di dettare articoli o libri a chi mi affiancava mentre scriveva su un Mac Book e io visualizzavo lo schermo di quel Mac Book sul mio Mac Book Pro per seguire meglio il lavoro e correggermi in tempo reale? Molte.
Ora i Disabili che avranno bisogno d’aiuto potranno risparmiare scegliendo questa soluzione. C’è chi possiede già un iPad, chi ne dovesse acquistare uno potrà risparmiare molto fra il costo di un tablet rispetto a un portatile; non solo, l’iPad potrà eventualmente seguirlo durante brevi spostamenti o vacanze essendo più maneggevole e leggero di un computer anche portatile. Se poi all’iPad abbinate una custodia come la «Omoton – Custodia con Tastiera Bluetooth» potrete anche offrire a chi vi aiuta una comoda tastiera Bluetooth; in alternativa potrete condividere la tastiera «Matias – Tastiera Wireless Senza Fili In Alluminio che gestisce fino a 4 dispositivi Bluetooth» che vi permettere di abbinare sino a 4 dispositivi e passare da uno all’altro semplicemente premendo il tasto di riferimento dell’abbinamento.

Evidenziare questa opportunità può anche rivelarsi una valida strategia di marketing destinata al D-Mondo.

Sicurezza in più con “Sign in with Apple”

Per una approfondita conoscenza di questa nuova funzione vi invito a leggere l’articolo «Apple rivoluziona il login: arriva Sign in with Apple» pubblicato da Macitynet.it.

Io mi limito a sottolineare che questo nuovo sistema, per le sue caratteristiche, aiuterà i D-User a limitare molto anche la SPAM che, giocoforza, va poi eliminata dalle nostre caselle di posta. Una fatica in meno da compiere.

In conclusione

Mancano ancora diversi mesi prima che i vari OS vengano rilasciati da Apple. C’è quindi il tempo per verificare quei dettagli che, se perfezionati, renderebbero ancora migliore l’accessibilità e l’usabilità dei vari prodotti Apple.

Visto l’impegno di Apple speso per dare potere alla voce ripropongo l’invito ad attribuire a Siri funzioni che oggi non è in grado di gestire e che certamente gli ingegneri di Cupertino potrebbero programmare senza troppa difficoltà. L’argomento è trattato nell’articolo «Tecnologia Amica / Apple, le parole che mancano a Siri. Tanto più con AirPods 2».

Come chiosa non posso far altro che complimentarmi con Apple per averci offerto un interessante bagaglio di D-soluzioni.

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About Author

Sono nato il 25 febbraio del 1963 ed a 23 anni ho coronato il mio primo sogno d'impresa: un'attività commerciale che durò per circa vent'anni. Dopo un periodo sabbatico fondai nel 2009 Ideas & Business S.r.l. che iniziò la sua opera come incubator di progetti. Nel 2013 pensai di concretizzare un sogno editoriale: realizzare un network di testate online. DisabiliDOC.it è la seconda testata attiva dal 16 febbraio 2015. Altre già pensate e realizzate prenderanno vita pubblica nei prossimi mesi. Per ora scrivo per passione come per passione ho sempre lavorato per giungere alla meta.

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