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Vita Indipendente: partire dalla casa per essere autonomi

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La Vita Indipendente dovrebbe essere un sentimento comune a tutti i Disabili. Dovrebbe essere il desiderio di essere autonomi. Partire adeguando la propria abitazione può essere un valido inizio per migliorare la qualità della nostra vita.

Chi vi scrive ha 52 anni abbondanti e da sempre è Disabile ma la prima volta che sentii parlare di Vita Indipendente ero a pranzo con un mio carissimo amico – già scomparso – il grande Gianni Pellis.

Gianni a differenza di me non era nato Disabile. La disabilità lo colse come un fulmine a ciel sereno nel più bel periodo della sua vita. In un età ancora giovane ma non tanto da non essere ancora felicemente sposato dopo aver vissuto una vita scolastica, essere diventato alpino e aver fatto molto altro.
Gianni era una persona estremamente riservata, lui probabilmente non vi avrebbe nemmeno raccontato questo estratto di storia ma lo caratterizzava una dote unica: la disabilità aveva accentuato la sua naturale eccellenza e l’aveva portato a dedicarsi al mondo della disabilità non solo per risolvere problemi suoi ma soprattutto pensando a quanti come lui potevano avere le stesse necessità.

Gianni Pellis fu probabilmente il padre, o uno dei genitori, del progetto Vita Indipendente che oggi esiste in diverse, sebbene poche, province italiane. La Vita Indipendente però non è solamente un progetto di cui parleremo in un altro articolo bensì è un sentimento, è quel sentimento che dovrebbe essere di tutti i Disabili che lo possono coltivare.

Ero alla serata inaugurale per festeggiare la nascita dell’Associazione che Gianni volle e che tutt’ora vive: Consequor. I Disabili hanno differenti gradi di disabilità ma come tutte le persone, anche non Disabili, vivono molte ore all’interno dell’abitazione. Quindi partire da questa per metterci alla prova e vivere la nostra Vita Indipendente è forse il primo passo per giungere molto più lontano.

Qualche giorno fa è comparso un bel articolo su Lavorincasa.it dal titolo “Come progettare un bagno per i disabili”.
Il pezzo firmato dall’Architetto Ilenia Pizzico interessa proprio una delle stanze più “sensibili”, quella dove ogni Disabile deve affrontare differenti problematiche anche molto personali se non addirittura, per alcuni, intime.

Leggete l’articolo tenendo però presente che dovrete operare le scelte migliori passando attraverso il vostro genio e la vostra fantasia. Spesso le necessità di un Disabile possono essere soddisfatte utilizzando prodotti non necessariamente riconosciuti come ausili ma che per noi valgono come tali, con il vantaggio che magari non hanno un prezzo da ausili per Disabili e quindi risultano più economici.

Io, per esempio, ho installato sul muro del bagno, alla giusta altezza, un asciugamani ad aria con fotocellula – quello che trovate in hotel e autogrill – che per me è un valido phon che utilizzo senza dover adoperare le mani.
Il wc è dotato di una seduta elettronica che mi rende autonomo nella pulizia intima dopo aver defecato.
La doccia è stata realizzata “matrimoniale” quindi doppia considerando che in diversi momenti ho vissuto una vita di coppia e chi viveva con me – dovendo aiutarmi – con me faceva anche la doccia.

Nell’articolo dell’Architetto Ilenia leggerete molti validi consigli per quanto riguarda le regole di base, quelle a cui ci si riferisce per definire un modello generico di bagno ideale per Disabili.
Ribadisco il concetto: affidatevi molto al vostro istinto e alla vostra fantasia facendovi anche affiancare da figure professionali che possano completare il vostro intuito con la conoscenza di specifici e adeguati materiali nonché prodotti.

Questo articolo sarà il preludio a una serie di pezzi dedicati alla Vita Indipendente vissuta all’interno della casa. Esamineremo stanza per stanza quello che potrà essere più utile alle nostre varie esigenze pensando anche che la casa di un Disabile non deve essere solo funzionale ma deve anche essere bella come tutte le altre.

Questo articolo lo dedico all’amico Gianni Pellis, al suo genio e alla sua Associazione che con fermezza volle. Prossimamente gliene dedicherò uno e mi potrà anche capitare di rimanere folgorato da una saetta che Gianni mi lancerà per aver svelato i magici tratti della sua persona.

Image Credits: Zrsolar.it

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About Author

Sono nato il 25 febbraio del 1963 ed a 23 anni ho coronato il mio primo sogno d'impresa: un'attività commerciale che durò per circa vent'anni. Dopo un periodo sabbatico fondai nel 2009 Ideas & Business S.r.l. che iniziò la sua opera come incubator di progetti. Nel 2013 pensai di concretizzare un sogno editoriale: realizzare un network di testate online. DisabiliDOC.it è la seconda testata attiva dal 16 febbraio 2015. Altre già pensate e realizzate prenderanno vita pubblica nei prossimi mesi. Per ora scrivo per passione come per passione ho sempre lavorato per giungere alla meta.

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