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Le esigenze di una giovane Disabile portano a creare “Tina la robottina”

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Una ragazza di 13 anni chiede al papà maggiore indipendenza. Attraverso un progetto di Hackability nasce un braccio meccanico dal nome “Tina la robottina”.

Siamo venuti a conoscenza di questa storia attraverso un articolo scritto su SuperAbile. “Tina la robottina” nasce dalle esigenze di una 13enne che ha voglia di aumentare la propria indipendenza. Giulia, è questo il nome della ragazzina, chiede a papà Alessio di progettarle una soluzione che le dia autonomia in diverse necessità quotidiane fra cui mangiare e aprire le porte di casa.

La fortuna vuole che il padre di Giulia sia un consulente di ausili per Disabili con la preparazione adeguata di immaginare un braccio robotico da ancorare alla carrozzina e far si che la figlia raggiunga un’autonomia sino ad ora solo sperata.

Il braccio meccanico viene sviluppato attraverso il progetto Hackability che, per le informazioni in nostro possesso, è agli esordi e ha come missione l’individuazione di soluzioni realizzabili a basso costo utilizzando componentistica standard e parti realizzate attraverso l’utilizzo di stampanti 3D.

Il valore del progetto Hackability risiede nella possibilità di soddisfare esigenze molto personali di singoli Disabili e creare così un portfoglio, un database, di soluzioni che potranno risultare utili anche ad altre persone.

Speriamo di dare presto notizie più corpose relativamente a questo progetto non appena ci sarà possibile contattare un responsabile che ci racconti nel dettaglio le ambiziose mete di un’iniziativa che ci pare sia iniziata con il piede giusto.

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