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La resilienza: una qualità del D-Mondo e non solo

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La resilienza è la capacità di adattarsi, riadattarsi, a situazioni spesso inaspettate e non sempre positive. I Disabili hanno una forza interiore che li predispone alla resilienza.

Credo che nella vita di ciascuno di noi (Disabili e non) possano accadere avvenimenti tali da travolgere la nostra esistenza dal punto di vista emotivo: la perdita di una persona cara, un abbandono sentimentale, una bocciatura nell’iter scolastico, un licenziamento, una separazione, ecc. Chiunque si sia trovato in situazioni difficili, se non drammatiche, sa che deve fare affidamento prima di tutto nelle proprie risorse. Ma siamo tutti uguali nel modo di affrontare le avversità della vita? E qui, secondo me, per assurdo forse le persone del D-Mondo, con disabilità congenita o acquisita, sono più avvantaggiate. Mi spiego meglio: chi ha sempre vissuto un’esistenza sufficientemente tranquilla, senza grossi problemi di salute o di lavoro, alla prima contrarietà od ostacolo imprevisto e improvviso non possiede la capacità di riprendere il controllo delle proprie azioni e ristabilire un buon equilibrio psico-emotivo. Credo, invece, che chi nasce già in una situazione “svantaggiata” o per infinite cause deve reinventarsi una nuova vita dopo un trauma o un incidente, è costretto a diventare resiliente.

Che cos’è la resilienza? La vera definizione arriva dalla ingegneria e sta ad indicare la capacità di un materiale di assorbire energia di deformazione elastica, pertanto di riacquistare la propria forma originaria dopo essere stato sottoposto a pressione o alterazione. Se si applica alle persone, nel campo psicologico, ciò sta a significare che le persone hanno, quindi, la capacità di adattarsi a nuove situazioni, reagendo in modo positivo. Secondo la psicologa Susanna Kobasa, psicologa dell’Università di Chicago, le persone resilienti possiedono 3 caratteristiche:

  • Impegno, ovvero una persona attiva, entusiasta, che non si spaventa davanti alla fatica e con obiettivi e ideali da raggiungere.
  • Controllo, che ha la convinzione di poter dominare gli eventi o la realtà, senza esserne in balia.
  • Gusto per le sfide, con l’accettazione dei cambiamenti, vedendone gli aspetti positivi e minimizzando i negativi al fine di trasformarsi.

In sintesi bisogna vedere le difficoltà come opportunità che mobilitano nuove risorse e nuove energie, per poter riorganizzare in maniera positiva la propria vita e raggiungere un nuovo equilibrio più funzionale. «Le difficoltà rafforzano la mente, così come il lavoro irrobustisce il corpo» (Seneca)

Disabili DOC – “Resisto dunque sono” il libro di Pietro Trabucchi

“Resisto dunque sono” il libro di Pietro Trabucchi.

Pietro Trabucchi, psicologo esperto di discipline di resistenza, nel suo libro “Resisto, dunque sono” spiega che le persone sono “progettate” per affrontare con successo difficoltà e stress e per questo ci si può allenare e lo spiega attraverso la tecnica dell’ABCDE:

  • ADVERSITY – Rappresentano le avversità che incontriamo.
  • BELIEFS – Sono le nostre credenze e convinzioni costruite nel tempo (“non dominerai la montagna, ma nella scalata imparerai a dominare te stesso”).
  • CONSEQUENCES – La conseguenza è come noi reagiamo all’evento traumatico in base alle nostre credenze.
  • DISCUSSION – Mettendoci in discussione possiamo attivare nuove modalità e attivare la resilienza.
  • EFFECTS – Infine otteniamo un processo di elaborazione e strategie personali.

Infine, le caratteristiche aggiuntive di una persona resiliente sono: l’OTTIMISMO (vedere il bicchiere sempre pieno); l’AUTOSTIMA (avere buone relazioni sociali); la ROBUSTEZZA PSICOLOGICA (controllo di sé, impegnarsi e accettare le sfide); le EMOZIONI POSITIVE (non vedere  ciò che manca, ma ciò che si possiede) e il SUPPORTO SOCIALE (raccontare, scrivere, ascoltare ed essere ascoltati, condividere le problematiche).

E per concludere: amate la vita, nonostante tutto!!

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About Author

Eleonora Goio: donna, madre, professionista, viaggiatrice, fotografa e scrittrice per passione, autrice di libri – come “Vita al rallenty” – e poi un giorno Disabile a causa di un’operazione.

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